L'associazione dell'Anziano ha organizzato l'assemblea generale che, venerdì 28 ottobre, ha riempito la sala consiliare del comune di Conversano, per discutere sul tema pungente della sanità e dell'ospedale Florenzo Jaia. Assieme al pubblico e ai precari ospedalieri conversanesi, c'erano anche tante associazioni, per esprimere il loro parere e per la costituzione di un comitato unito contro la chiusura dello Jaia.
Per iniziare Pasqua Murro (presidente dell'Associazione dell'Anziano) riassume tutti i punti salienti dell'ospedale:
-riduzione dell'organico ospedaliero;
-riduzione del funzionamento di Cardiologia e Radiologia a 6 ore giornaliere;
-trasformazione del Laboratorio di analisi in Centro di Raccolta (l'elaborazione avverrà a Monopoli);
-chiusura notturna del Pronto Soccorso e trasformazione in Punto di Primo Intervento.
Saverio Lonero, successivamente, con l'emanazione della Legge 502, esprime il bisogno di riconversione della spesa sanitaria (in assenza di un ospedale) in strutture per l'assistenza domiciliare e nell'incremento di poliambulatori specialistici.
Gino Sibilia (presidente associazione Artigiani) punta sul coinvolgimento di tutti i cittadini e non solo quelli appartenenti ad un organico associativo. Coppola (presidente Acli) sottolinea, invece, le difficoltà logistiche e di spostamento per un malato e i suoi familiari in un ospedale lontano, che potrebbe essere anche quello di Monopoli. Calogero Frangiamore (presidente Avis), sottolineando la diminuzione di donatori di sangue, esprime la volontà di muoversi assieme a tutte le associazione e non, per risolvere questa situazione incresciosa. Stefano Savino (Confagricoltura) afferma la speranza di poter protestare e ottenere qualcosa; ricorda l'ospedale del passato ma guarda avanti e si chiede il perché di quei 7 milioni e mezzo spesi nella ristrotturazione di Tac, Pronto Soccorso, Sale Operatorie ecc. Raffaele Piemontese (La Puglia Prima di Tutto), dopo essere stato chiamato dal pubblico, esprime il suo favore verso il movimento, invita la Regione Puglia a Conversano per le dovute spiegazioni e subito cede la parola ai partecipanti, concludendo “Noi politici non siamo più credibili”.
Saverio Lonero, infine, conclude la serata, chiedendo: assistenza domiciliare, assistenza specialistica e soprattutto partecipazione di massa del popolo conversanese sia lunedì al consilio comunale, che il 5 novembre all'incontro con il Capo dello Stato Napolitano.
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